lunedì, giugno 25, 2007

Veltroni vs Bersani

"Non si può sempre lisciare il pelo a tutti. E ora che facciamo con il Pd? Visto che non può mettere i bastoni tra le ruote al governo ci mettiamo a parlare per i prossimi mesi solo di Don Milani e Martin Luther King?"

"Il Pil misura tutto, meno ciò che dà valore alla vita".

La prima è una frase attribuita a Bersani, la seconda una citazione di Bib Kennedy che piace molto a Walter Veltroni. Quali dei due spiriti può vincere le primarie? E quale givernare meglio? Quale spirito può fare breccia al Nord? E quale al centro-sud? Risposte ovvie. Per cui credo che Veltroni vincerà le primarie e perderà le elezioni.

Anche se Veltroni ha un che di don chisciottesco che lo farà comunque vada sembrare un simpatico perdente. Uno alla Al Gore che spenderà la sua esistenza in giro per il mondo a parlare di ambiente, di Africa.... E di tutte quelle cose che in un mondo di concretezza si scontreranno sempre con un Bersani, un imprenditore, un camionista che si alza alle sei del mattino e dice: "Ci mettiamo a parlare per i prossimi mesi solo di Don Milani e Martin Luther King?"

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12 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ciao Guido
Nello scoprire questo bel blog sono rimasto stupito! Ne hai fatta di strada! Complimenti..
Però.. Veltroni una brava persona..molto idealista credo..ncarna quel tipo di sinistra un pò borghese un pò mivimentista che tanto piace ai talk show..ma che non ha mai combinato una beatissima minchia (come direbbe Montalbano)in questo momento sarebbe ora di parlare di legge elettorale ,di conflitto d'interessi,di pensioni,di legge 30e non di don Milani figura che perfino io vecchio maledetto comunista rispetto moltissimo..per cui sarei più d'accordo con Bersani.. e comunque PD non avrai il mio voto..

7:46 AM  
Anonymous Anonimo said...

forza bersani, anche se quando parla un po' biascica, non si capisce niente e ti costringe allo sbobinamento creativo. viva la concretezza e viva pure i camionisti.

ellevu

2:09 PM  
Blogger guido maurino said...

"Io non mi sento italiano, ma purtroppo o per fortuna lo sono".

Veltroni è l'uomo presentabile del centrosinistra, ma anche un perdente (da qui la simpatia umana, non politica): ha perso la sfida nei ds contro D'Alema a suo tempo e, come Rutelli nel 2001, nessuno si opporrà alla sua candidatura oggi perchè è un dead man walking condannato a perdere.

Poi, sono d'accordo con aldo ed ellevu che forse quando una coalizione va incontro alla sconfitta sarebbe meglio avere coraggio. Bersani quel coraggio ce l'ha. E lo dimostra quando va a prendersi i fischi nel nord est, quando si fa nemici i taxisti, quando alla fine dell'esperienza Prodi avrà un bilancio da presentare e non un elenco di mediazioni, trattative e progetti di legge.

8:26 PM  
Anonymous Anonimo said...

si vede proprio che sei del nord, e pure ellevu, secondo me.

8:13 AM  
Anonymous Anonimo said...

Bisogna dare tempo, qui non è il Fantacalcio.

Non credete che Walter Veltroni e Pierluigi Bersani siano due facce della stessa medaglia? Cioè l'uno sarà il prossimo candidato premier (dargli del perdente non è il massimo di raffinatezza, soprattutto per un giornalista che si richiede abbia il suo stile; lo stesso per Bersani, che NON biascica) e l'altro sarà l'uomo del nord.

Se è vero come è vero che - come ha detto Umberto Bossi - Veltroni non prende voti al nord (ma al centro e al sud sì!), sono pronto a scommettere che Bersani diventerà il suo vice. Alla conquista dei voti degli industriali. Che con lui ci stanno bene.

L. D.

11:00 AM  
Blogger guido maurino said...

caro l.d. la questione non è prendere voti. Sono 15 anni che la politica italiana si preoccupa solo di prendere voti. ha segmentato l'elettorato (destra e sinistra, ricchi e poveri, dipendenti e industriali,...) ma non ha chiaro cosa voglia fare. Io spero che bersani non diventi vice di veltroni se - come sembra oggi - i due sono portatori di visioni diverse. Bersani appoggerà veltroni per esigenze di schieramento. Ma non può partecipare a un progetto che non condivide.

sul fatto che velttroni sia un perdente, te lo dico da giornalista. Guardo la sua storia, la visione che porta e la confronto con quella che incontro per strada. E questa è la conclusione

2:03 PM  
Anonymous Anonimo said...

dopo le dichiarazioni di totaro lancerei una nuova discussione.
ma sognare è meridionale mentre la concretezza è nordica? Siamo sicuri? Siamo sicuri che un mafioso o un contrabbandiere o una madre di famiglia di un basso palermitano che fa campare 15 persone con una pensione minima siano poco concreti?

ellevu (oggi mi sento molesta)

5:28 PM  
Anonymous Anonimo said...

Sognare non so, ma avere una visione politica ad ampio raggio sembra più una cosa meridionale. Sar che restiamo disoccupati più a lungo?

LucaDI

9:37 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ma quale "Veltroni è un perdente"... Gioverà ricordare a chi legge i risultati ottenuti in carriera da Uòlter:

- Partendo dalla fine, Walter Veltroni il 29 maggio 2006 è riconfermato sindaco di Roma con il 61,45 per cento dei voti, raggiungendo il più ampio risultato elettorale nella storia delle elezioni comunali di Roma che gli ha consentito di battere il candidato sindaco della Cdl, Gianni Alemanno, ex ministro delle Politiche Agricole e Forestali, si è fermato al 37,07 per cento.

Anche i tassisti di Roma - che di sinistra proprio non sono - hanno raccontato che davanti ai circoli di Alemanno "non c'era nessuno".

2001. Veltroni è scelto dal centrosinistra come candidato per il Comune di Roma in risposta alla Casa delle Libertà che aveva indicato l'ex portavoce di Forza Italia, Antonio Tajani. Veltroni vince con il 53 per cento dei voti.

- 1998: Veltroni è eletto segretario nazionale del PDS. Sotto la sua segreteria il PDS, in seguito alla confluenza nel partito di formazioni di varia ispirazione, laiche e cattoliche(Sinistra repubblicana, Cristiano Sociali, Comunisti unitari, Laburisti) si trasformò(all'indomani del congresso di Napoli) in DS, ovvero Democratici di Sinistra.

- Se è vero come è vero che anche Uòlter una volta ha perso (quando si è candidato per la prima volta, questa contro un certo Massimo D'Alema, alla segreteria del PDS), è già con le elezioni del 1996 che Uòlter si prende la sua rivincita. E conquista palazzo Chigi come vicepremier di Romano Prodi nel primo Ulivo, quello che sconfisse il super-favorito Silvio Berlusconi.

- Di altre notizie di competizioni elettorali (perse o vinte) dal futuro leader del Partito Democratico non c'è traccia; in precedenza, Veltroni fu scelto nel 1992 come direttore "di compromesso" dell'Unità, dove ha avviato il processo di modernizzazione del giornale e con l'offerta di vari supplementi settimanali e film in videocassetta. Non solo, andando a ritroso nel tempo, nel 1987 (a 32 ANNI!) diventa per la prima volta deputato e dal 1976 al 1981 è consigliere comunale di Roma (a 21 ANNI!).

Direi che qualcosa in più di noi - che abbiamo perso tempo, a vario titolo, con scuole, università e corsi - Uòlter l'ha fatto. Poi, ha recuperato: nel maggio 2003 ha conseguito la laurea honoris causa all'Università di Roma e nel maggio 2000 la Francia ha voluto insignirlo della Legion d'Onore.

Mi sa che devi rivedere alcuni dei tuoi giudizi "tranchant", guardando ai fatti. Solo questi contano: non le simpatie o caricature "morali".

L.D.

5:11 PM  
Blogger guido maurino said...

ovviamente il nostro è un puro alterco dialettico caro l.d. ma giova ricordare che vincere Roma non è proprio espugnare la fortezza della cdl (per dire che se veniva e vinceva milano allora ti potevo dare ragione). Quanto alla segretaria dei ds nel 1998 gli fu consegnata da D'Alema che andò a fare il primo ministro.

Poi - detto questo - staremo a vedere. Personalmente ritengo Veltroni un perdente, ma non in senso milanese, nel senso anche nobile del termine: perdente perchè non ha la durezza e l'astuzia del leader; perdente perchè portatore di battaglie talvolta giuste ma che non incontrano i problemi reali della gente.

Faccio un esempio che mi riguarda da vicino (anche io sono un po' veltronesco): il commercio equo di cui sono stato volontario. L'idea è giusta, con una forte portata etica, ma quanta gente c'è disposta a pagare il caffè 4 euro il pacchetto? Gli stessi disposti a voltare Veltroni.

Poi mi sbaglierò e tu verrai a rimproverarmi questo post. Ma mica sono la maga circe

12:39 AM  
Blogger guido maurino said...

postilla per l.d. Non un pericoloso reazionario come me, ma il tuo espresso di questa settimana dice di Veltroni.

1)"La strada per arrivare alla candidatura di oggi è stata disseminata di trappole e sconfitte, anche per Veltroni", Marco Damilano pag.29

2) "Io vedo Walter Veltroni come esempio luminoso di perdente di successo. Un politico con alle spalle più sconfitte che vittorie. Eppure capace di rialzarsi sempre dalla polvere per risalire sull'altare", Giampaolo Pansa, pag.36.

12:59 AM  
Anonymous Anonimo said...

Casualmente, la TUA amata Stampa (sempre che ce lo "rinfacciamo" per gioco, ndr) lunedì invece riporta la brillante carriera politica di Veltroni. Qui, c'è il link:

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/infografica/200706articoli/22910girata.asp

L.D.

2:55 PM  

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