martedì, settembre 26, 2006

Il coraggio di dire: "Ho sbagliato"

Un vecchio uomo con un grande insegnamento. Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano ha visitato la tomba di Nagy, il primo ministro ungherese, deposto e ucciso dall'Urss durante la rivoluzione antisovietica. Nel 1956 aveva difeso Mosca e cinquant'anni dopo torna in pellegrinaggio per espiare una colpa, per chiedere scusa per ripetere, come ha fatto negli ultimi anni: "Ho sbagliato". Non deve essere facile per un politico rinnegare una parte delle cose in cui si credeva come non è facile nemmeno per me che non sono mai intervenuto al congresso del Pci. Che palle che ha, presidente.

lunedì, settembre 25, 2006

le teorie dell'11 settembre

Innanzitutto qualche link per approfondire:

report
wikipedia

Guardavo ieri report (dopo aver già visto matrix questa primavera) e devo dire che tutte queste teorie del complotto sull'11 settembre non mi convicono. Certo non sono un'esperto, ma l'evidenza dei filmati fatico a vederla. Forse sarà anche la voglia di non credere che un governo si possa macchiare di una colpa così grave, ma non vedo le prove lampanti che qualcosa sia stato organizzato scientificamente.
Si parla tanto, ad esempio, degli sbuffi che si vedono uscire dai piani delle due torri, ma mi sembrano francamente troppo piccoli per pensare a cariche esplosive. Mi sembra più probabile che mentre la polvere era ancora in alto, le macerie (più pesanti dell polvere) stessero già distruggendo i piano sotto facendo uscire dalle finestre piccole nuvole. Gli sbuffi delle demolizioni controllate mostrate dai filmati, d'altra parte, sono ben più evidenti. L'unico dubbio rimane l'edificio in basso, quello non colpito dagli aerei...

raccolgo opinioni

venerdì, settembre 15, 2006

E' morta Oriana Fallaci, giornalista


Non sono di quelli politically correct che oggi piangono la morte di Oriana Fallaci, ma mi rendo conto che la mia visione è distorta. In fondo la mia generazione ha scoperto solo la polemista del dopo 11 settembre e non ha potuto apprezzare la giornalista che negli anni Settanta e Ottanta metteva in difficoltà Kissinger, Sharon e Khomeini.
Forse non mi sarebbe nemmeno piaciuta una giornalista che una volta disse: "Io sono il giudice". All'obiettività, mio malgrado, continuo a credere, anche se è più una ricerca che un risultato a portata di mano. Raccontare, spiegare, fare capire, ma giudicare no. Il giornalista che giudica rischia di sfociare nello sputasentenza, nella tuttologia di chi non ha responsabilità (politiche) e vorrebbe farsi consigliere del re. Si finisce come la Fallaci a combattere battaglie sbagliate e rovinare in cinque anni una vita per il giornalismo.

martedì, settembre 12, 2006

11 settembre 2006 (con un giorno di ritardo)



In qualche modo anche io ieri, come molta altra gente, mi sono fermato a ricordare dov'ero cinque anni fa, cosa facevo. Ricordo che allora non gli ho dato molto peso, mi sembrava un grave attentato, ma non credevo avrebbe cambiato la storia. Invece sbagliavo. E' cambiata la distinzione fra forze di polizia ed esercito, fra ordine pubblico e sicurezza nazionale. Più di tutto è cambiato il concetto di guerra e pace.
Lo si vede anche in questi giorni sul Libano. Pensare a un contingente miliatare inviato in un terrreno dove c'è l'eventualità di dover sparare non è più un tabù nemmeno per l'estrema sinistra. Un cambio epocale. Per carità, un bene. Ma se penso a Ruanda, Jugoslavia, a tanti massacri in cui la comunità internazionale (comunità internazionale, che strana espressione) non è intervenuta, beh... ne abbiamo fatta di strada. Io stesso che manifestavio contro l'intervento del governo D'Alema in Serbia oggi non lo farei più. L'11 settembre mi ha insegnato che i problemi dei miei vicini sono i miei problemi. E la pace non è un virus contagioso, purtroppo.

mercoledì, settembre 06, 2006

http://news.google.com/archivesearch

Un mega archivio di giornali direttamente accessibile dalla rete. Lo ha lanciato Google che ha creato una nuova funzione di ricerca basata su 200 anni di archivi storici dei quotidiani inseriti su Google News. "Lo scopo del servizio è consentire agli utenti di esplorare la storia mentre si faceva", ha detto Anurag Acharya, ingegnere di Google che ha collaborato all'archivio.
A partire da subito, gli utenti troveranno su Google News un link a News Archive Search come alternativa alla ricerca sul web. Il servizio per ora sarà solo in inglese, ma la società pensa di aggiungere presto altre lingue, incluso lo spagnolo.
Le fonti vanno da articoli di stampa gratuiti a siti sostenuti da pubblicità come Time.com di Time Warner e The Guardian o articoli disponibili a pagamento o abbonamento da giornali come il New York Times, il Wall Street Journal e il Washington Post.
Vi partecipano anche archivi di notizie come Factiva, AccessMyLibrary.com di Thomson Gale, HighBeam Research e LexisNexis. Factiva è una joint venture di Dow Jones e Reuters Group. Reuters non offrirà direttamente le sue news all'archivio di Google News.

L'ho provato. devo dire che sull'Italia è ancora povero. Si trovano articoli solo da unità, foglio, giornale, giorno, panorama mentre mancano repubblica e corriere. però c'è tutta la migliore stampa estera.