martedì, aprile 15, 2008

Non cambiare governo cambia Paese

Non cambiare governo, cambia Paese. Lo slogan del Pd letto oggi, alla luce dei risultati elettorali che hanno portato a stravincere il centrodestra fa sorridere. Sembra un invito a lasciare l'Italia. Cambia Paese, però, può anche essere un consiglio ancora valido per quel che resta del centrosinistra. Berlusconi, infatti, andrà al governo per la terza volta perchè è riuscito a fornire una rappresentazione credibile del Paese. E più ancora di lui ci è riuscita la Lega Nord. Ci hanno detto che l'Italia è un Paese in via di impoverimento ed è un Paese insicuro. Ci hanno fornito le cause: una tassazione eccessiva e un'immigrazione selvaggia. Ci hanno fornito le risposte: meno tasse (a cominciare da quelle simbolo come l'Ici), meno Stato, meno clandestini in giro a compiere reati.
E il Pd? Ha fatto le stesse analisi, ci ha prospettato le stesse cause e soluzioni appena un po' più umanitarie. E ha perso, più di quello che dicono i risultati elettorali. Se si tolgono i voti drenati a sinistra sarebbe di gran lunga sotto il 30%. Ma non è colpa di Prodi, del suo governo, della litigiosità della coalizione. E' che al centrosinistra manca un romanziere. Cambiare Paese - per il centrosinistra - vuole dire imparare a raccontare l'Italia, i suoi problemi, le sue ricchezze, ma da un altro punto di vista. Il centodestra è oggi l'unica forza in grado di fornire una rappresentazione dei cittadini e dei loro problemi. Raramente, però, negli anni in cui ha governato è riuscita a dimostrare che le soluzioni era buone o applicabili (vedi la Bossi-Fini sull'immigrazione o l'equazione condoni=più cittadini che pagano le tasse=abbassamento della pressione fiscale). Teoricamente, sembra esserci spazio per un nuovo racconto. A patto di trovare scrittori che lo sappiano raccontare.

8 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Condivido. Tra la copia e l'originale, meglio l'originale. Il centro sinistra ha perso soprattutto nella capacità di raccontare un'altra Italia: che crede nella solidarietà (e la solidarietà fa bene, non è una fregatura), che non ha paura degli Altri (la maggiora parte qui lavora, in nero), che vede il presente con Fiducia. E poi: i fatti non sono soltanto quelli raccontati dai mass media con un solo monolitico "frame": l'immigrazione è raccontata come selvaggia, ma non lo è (è clandestina, ma lo è per la nostra legge, è un'altra cosa); l'Italia non è un paese insicuro, dati alla mano del Viminale. Si devono preoccupare (e mi dispiace), semmai, quelli che a nord hanno una villetta isolata in campagna (costruita con manodopera in nero, fuorilegge, ecc). E non mi sembrano la maggioranza degli italiani...

lao_VI

12:32 PM  
Blogger guido maurino said...

c'è uno spazio enorme per il centrosinistra se saprà dare una visione e non solo inseguire la pancia degli elettori. Ma non sarà facile.

5:51 PM  
Anonymous Anonimo said...

Io, personalmente, abito in una villetta "isolata" in campagna (come la definisci tu), che non è stata costruita in nero e non è fuorilegge (come la maggior parte qui).

Vivo in Emilia-Romagna, fintanto che la Sinistra non si libera di questi pregiudizi, non va da nessuna parte.

Tra Veltroni e Berlusconi ci sono differenze abissali, e mi sorprende che proprio due giornalisti non li notino, a partire dalla legalità, giustizia, Stato sociale, politiche di sviluppo per il Paese e così via: differenze enormi, abissali.

Per informazione, l'Emilia-Romagna
è la prima Regione in Italia per numero di migranti che sono stati accolti insieme al Trentino Alto-Adige.

Le cose bisogna conoscerle, non basta l'idea o - come in questo caso - gli sfottò sullo slogan o le "storielle".

L.D.

8:54 PM  
Anonymous Anonimo said...

ho seguito la conferenza stampa di Veltroni, oggi: ha parlato della necssità di un'offensiva culturale sul tema di valori come la solidarietà, l'integrazione. C'è u accumulo di immagini che dobbiamo rimuovere ha detto. Forse è la strada giusta.

1:35 AM  
Blogger guido maurino said...

fra berlsconi e veltroni ci saranno anche differenze importanti. ma non sono percepite. la ragione secondo me è che le differenze vanno a incidere su aspetti considerati marginali per la maggior parte degli lettorali che non vivono di pane e politica come noi. La giustizia per l'operaio o il macellaio si ferma all'autovelox.

Il problema di veltroni (lo so ex post siamo tutti bravi) è che soprattutto nella seconda parte della campagna elettorale non ha saputo porre i temi della sua agenda, dell'agenda di una forza di centrosinistra. E quando insegue i temi del centrodestra è perdente.

Forse - quello che scrive fulvietto sembra una conferma - anche wuolter si è reso conto che per vincere bisogna proporsi con un progettop culturale forte.

5:55 PM  
Anonymous Anonimo said...

Questo è un Paese di centrodestra, Guido, non c'è pezza.

I cittadini chiedono sicurezza su problemi quali la immigrazione, la criminalità e così via.

Un "progetto culturale"? La Sinistra ci ha provato, ha preso la pensione ed è andata a casa.

Riguardo alle suggestioni sociologiche di Lao, a preoccuparsi - più di chi ha una villa - dovrebbero essere i precari, i giornalisti e i laureati: qui si mette male, ve lo dico... e questa volta la risposta non ce l'ho. l.d.

9:25 AM  
Anonymous Anonimo said...

Apprendo ora che anche Montezemolo ha "sparato" sulla Sinistra. Per chi conosce le logiche politiche...

9:32 AM  
Anonymous Anonimo said...

Cambiare paese...in effetti:
http://img514.imageshack.us/img514/5145/veltroniberluskanet1sl0.jpg
:))

7:57 AM  

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