domenica, marzo 27, 2005

Attenti al blog

In Francia nelle scuole medie e nei licei sono stati sospesi o esplulsi diversi ragazzi per aver preso in giro i loro professori sui loro blog. Domenico Quirico su La Stampa di oggi racconta ad esempio che Julien, 14 anni ha raccontato la sua gita scolastica: "Tema stuzzicante, da bravo in componimento. Peccato che lui abbia privilegiato la storia di un professore che massaggiava il posteriore di una collega dalle forme michelangiolesche".
Il nuovo Sessantotto passa dunque sul web? Per Olivier Trédan, ricercatore in scienze sociali, che sta curando un rapporto sui blog della Bretagna, quello della critica non è che uno - e probabilmente marginale - degli aspetti che caratterizzano i blog dei ragazzi francesi. Ma sicuramente resta il più pericoloso (almeno dal punto di vista disciplinare). Sono altri gli argomenti dei blog che rimangono soprattutto come forme moderne del vecchio diario segreto.
Intanto uno studio dell'Internet Word Stats afferma che nel mondo ci sono 812 milioni di internauti. E David Sifry ha postato sul suo blog personale i dati del motore di ricerca che lui stesso ha fondato per monitorare i blog da cui risulta che ci sono 8 mioni di blog nel mondo. Dal maggio 2003 i loro numero raddoppia ogni 5 mesi. Il che significa che ogni giorno vengono aperti fra i 35 mila e i 40 mila blog e quotidianamente vengono postati 500 mila nuovi post.
Con una certa soddisfazione noto che anche io, almeno oggi, ho fatto la mia parte.

sabato, marzo 26, 2005

Torino è casa mia

Casa, profumo di casa, odori di quel buon vecchio Piemonte che sa di mosto e di nebbia, e Francesca e gli amici.
Senza nemmeno averlo letto vi consiglio un libro che sarà nelle librerie il 1 aprile. "Torino è casa mia" di Giuseppe Culicchia. Ve lo consiglio perchè Culicchia è un grande scrittore. Tutti giù per terra e Paso Double sono due dei cult della mia adolescenza. E poi perchè questo libro si propone di far scoprire una Torino diversa dallo stereotipo di città fredda e industriale.
Chi volesse averne un assaggio può comprare Specchio, il supplemento a La Stampa di oggi, sabato 26 marzo.
Buona lettura a tutti.

venerdì, marzo 11, 2005

sono alla frutta

Venerdì pomeriggio all'Ifg. Mentre si discute sull'attentato alla Sgrena, l'Italia perde competitività e punta tutto sui dazi, il mio compagno di banco mi segnala la bufala delle false care colombe su cui tutti i giornali di oggi hanno fatto grandi pezzi, mentre tutto succede, la stanchezza del venerdì mi sta prendendo e pensare che devo anche mettermi a studiare storia nel fine settimana mi angoscia.

mercoledì, marzo 09, 2005

L’altro ieri è venuto in visita alla scuola di giornalismo l'ex direttore del Tg5 Enrico Mentana. E' stato un bel pomeriggio di dibattito, anche se il chicco nazionale ancora una volta mi ha lasciato perplesso rispetto a molti dei temi affrontati. Ecco l'elenco di ciò che ricordo.

Oriana Fallaci. Qualche giorno fa in contemporanea al festival di Sanremo, canale 5 ha manato in onda uno speciale sulla Fallaci. Ammetto che non sono riuscito a finirlo. Però tutto questo incenso che si sta spargendo negli ultimi anni sulla Fallaci non lo capisco. Si dice che la giornalista fiorentina sia riuscita a raccogliere un malcontento che prima i mass media preferivano ignorare e si citano i milioni di copie vendute in tutto il mondo dei suoi ultimi libri. Libero ha addirittura iniziato a raccogliere firme per una petizione popolare con cui chiedere al presidente Ciampi di nominare Oriana Fallaci senatrice a vita. Ma stiamo scherzando? Se proprio dobbiamo nominare senatore a vita un razzista, xenofobo, sostenitore della superiorità della cultura occidentale, almeno facciamolo con chi per primo ha avuto queste brillanti intuizioni. Bossi andrebbe benissimo, ma Borghezio credo che rappresenterebbe la persona più adeguata. Non possiamo continuare a incensare chiunque abbia le peggiori idee e le scriva su un giornale. E’ vero (purtroppo) che i media premiano le opinioni fuori dal coro, ma la Fallaci senatrice è una colossale cazzata, quasi come quanto considerarla una pensatrice.

Il rientro forzato degli inviati in Iraq. Dice Mentana che è giusto far rientrare i giornalisti dall’Iraq perché rischiano la vita. Ma se i giornalisti se ne vanno, chi racconta la guerra? Chi racconta gli abusi dei militari? O il dramma di un popolo che soffre la fame, la guerra e il terrorismo? Chi fa il giornalista di guerra sa che va incontro a dei rischi, ma ritiene il suo lavoro così importante da giustificare i rischi, né più né meno di quello che pensano, o dovrebbero pensare, i militari sul fronte. Altrimenti dovrebbero fare gli impiegati di banca (con rispetto parlando). Chi, come il governo italiano, vuole il ritorno dei giornalisti dall’Iraq non ha paura per la loro incolumità, ma ha paura di quello che possono scrivere.

Chi è più libero fra Rai e Mediaset? Mentana sostiene che in 13 anni di onorata carriera Berlusconi l’ha chiamato non più di 20 volte e solo una decina da quando è diventato premier. Alla Rai, invece, ci sarebbero molte più pressioni perché l’editore di riferimento è il parlamento e quindi ogni partito ha diritto di reclamare perché ognuno “possiede” una quota della Rai.
Pur non difendendo la Rai a spada tratta perché sicuramente può fare meglio, se questa è la logica, Mediaset non avrà come editore il parlamento, ma ne ha uno solo: lui. Tanto è vero che anche Mentana è stato messo da parte quando non serviva più. Forse è più giusto, allora, pensare alla libertà come una conquista quotidiana, che va oltre il posto dove si lavora e attiene alla serietà del giornalista, al suo senso della professionalità e alla sua disponibilità a mangiare merda guardando gente meno brava che fa carriera al traino del politico o dell’imprenditore di turno.

Scusate la lunghezza, ma Mentana mica viene tutti i giorni.

martedì, marzo 08, 2005

L'altro 8 marzo

Domenica scorsa la polizia ha disperso a Istanbul una manifestazione giudicata illegale per la giornata internazionale della donna. Decine di persone sono rimaste ferite in seguito agli attacchi della polizia che ha caricato coi manganelli. Alcuni uomini delle forze dell'ordine hanno spruzzato lacrimogeni direttamente in faccia alle vittime e in una foto si vede una donna a terra e un poliziotto che le dà un calcio in faccia. (articolo apparso su La stampa dell'8/3/2005).

Fra mimose e spogliarelli, per non dimenticare che cos'è la festa della donna e quelle donne che oggi non hanno niente da festeggiare in tante parti del mondo.

giovedì, marzo 03, 2005

Settimana horribilis

ducato, scelta degli stage, esame di economia tutto in una settimana. Il Ducato è andato, anche se ho fatto un pezzettino e pensavo di avere in mano chissà cosa. In ogni caso il giornale è uscito. Scelta degli stage: ho chiesto Sole 24 ore e radio popolare, dopo mille pensamenti e ripensamenti, come se mi dovessi sposare, tanto dopo 5 mesi mi tirano un calcio nel ..... (ricco premio a chi indovina cosa c'è al posto dei puntini) e via. L'esame di economia è andato, bene lo scritto, meno l'orale, ma... è andato.
arrivederci e grazie.
p.s. ma perchè tutte le volte che voglio andarmene a casa qui nevica????