mercoledì, ottobre 31, 2007

Nuova classe dirigente

Mi hanno convinto: il pd è un soggetto politico nuovo, capace di trovare un nuovo vocabolario che superi l'armamentario ideologico del Novecento. Il pd è soprattutto fatte di persone nuove. Un esempio? Maurizio Martina, neo segretario del pd in Lombardia dopo aver già ricoperto la carica di segretario regionale dei ds. Ieri Martina, il ventinovenne Martina, durante Ballarò ha dovuto rispondere alla domanda: "Con chi và il pd, con la sinistra o con i moderati". La sua risposta è stata chiara è inequivocabile; suonava pressochè così: "Non è una questione di nomi, occorre trovare una convergenza sui programmi. La questione è quella del programma che va costruito e discusso con tutti. Il programma viene prima di tutto. Poi si vedrà l'alleanza".

Ridatemi la dc, quella vecchia.

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lunedì, ottobre 29, 2007

Veltroni: il cavaliere bianco ha preso le redini

"Veltroni e il Pd: solo alleanze omogenee". Il titolo è quello del corriere della sera di domenica. Il migliore, secondo solo al manifesto: foto di Veltroni sullo sfondo e un impareggiabile "Io c'è".

In quel "solo alleanze omogenee" c'è il modo con cui Veltroni intende il Pd. Perchè al di là della boutade - "Potremmo anche presentarci da soli, i sondaggi ci danno al 38,5% - nel "solo alleanze omogenee" c'è a mio avviso l'idea di un partito che guarda ad alleanze di centro.

Prodi ha provato sabato a mettere il cappello a con un'idea - quella del partito democratico - che non è più la sua. Ha rimarcato di essere il presidente del pd, ma qui non si crea un blocco di centrosinistra che sia il perno fra istanze di centro e di sinistra, ma un blocco di centrosinistra che guarda al centro perchè lo ritiene più affine alla sua visione della politica e dell'economia.

C'è già pronto anche il sistema elettorale che accompagni il rimescolamento delle carte, quel sistema tedesco che se passasse sarebbe il preludio al grande centro. Un peccato. Non tanto perchè marginalizza la sinistra, ma perchè toglie uno dei pochi aspetti positivi dell'Italia degli ultimi 15 anni: l'alternanza.

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lunedì, ottobre 15, 2007

il W-day di Veltroni e il V-day di Prodi

Per Veltroni è sicuramente stato il giorno della vittoria: il W-day. Non tanto per la percentuale bulgara con cui ha vinto le primarie, ma soprattutto per i 3,4 milioni di simpatizzanti del centrosinistra che sono andati a votare. E poco importa se avevano i capelli bianchi e non erano giovani, se erano lavoratori dipendenti piuttosto che professionisti: erano 3,4 milioni di persone, una cifra che oltrepassa di gran lunga i tesserati di Ds e Margherita e il segno che il sistema delle primarie piace.

La notizia ha fatto piacere a Prodi? Al di là delle dichiarazioni ufficiali non credo. Se porta 3,4 milioni di persone a votare il centrosinistra non è così malconcio come lo dipingono. Veltroni potrebbe anche andare al voto contro Berlusconi e... potrebbe anche ri8schiare di non perdere. Almeno è quello che crede. E questa non è una gran notizia per il governo Prodi. Al di là dell'ufficialità.

Il W-Day di Veltroni rischia di trasformarsi nel V-Day di Prodi

lunedì, ottobre 08, 2007

De Grillitudine

La finanziaria ai tempi di Grillo, la riforma sul welfare ai tempi di Grillo, il partito democratico ai tempi di Grillo. Riaprire questo blog che prova a parlare di politica dopo un mese di vacanza (dal blog, non dal lavoro) e non parlare di Grillo sarebbe impossibile perchè più del pd, del partito unico del centrodestra e della cosa rossa è stato lui "la politica" delle ultime settimane.

La finanziaria. Certo c'è la casa, la riduzione fiscale alle imprese, ma soprattutto c'è il taglio dei costi della politica. Il provvedimento - l'ha ammesso Prodi - è stato in quelche modo guidato dalla forte pressione messa da Grillo sui partiti, una pressione più forte anche del libro "La Casta" di Stella e Rizzo.

Il welfare. Stiamo tanto a discutere di pensioni e di scalini, ma la vera debolezza della riforma del welfare è sul lavoro precario dove il governo Prodi è stato ben al di sotto di quanto promesso in campagna elettorale. Grillo, da parte sua, era stato uno dei primi a denunciare lo scandalo del precariato nella sezione "schiavi moderni".

Il partito demcratico. Il prossimo fine settimane si vota. Il trio BiVeLe (bindi, veltroni, letta) rischia di subire una bella batosta . Andrà a votare poca gente, sicuramente meno di quella che scelse Prodi. Se poi Veltroni andasse sotto il 70% il Pd subirebbe uno smacco forse definitivo. Grillo gongola, prepara le liste civiche (un altro partito, in buona sostanza) e pesca gli scontenti dell'Unione.

Altro che Veltroni-Berlusconi. Alle prossime elezioni sogno lo scontro Grillo-Buzzanca. Come vuole un Paese intelligente. Intelligente come il ragazzino che l'ltro giorno in metropolitana sfoggiava una felpa con la scritta "boia chi molla".