giovedì, luglio 28, 2005

Milano e me

Questo post è dedicato a m.diano che mi chiede di Milano.

Si dice sempre della Milano caotica, della Milano che lavora, della metropoli. Poi una domenica sono rimasto in città. Con gli occhi della domenica ti sembra che l'efficentismo sia solo un velo, la gente che corre da una parte all'altra, una superficie. Quando Milano si svuota rimane la parte migliore della città. Che poi in fondo è gente di provincia. Nel parchetto davanti a casa mia - un po' di prato, quattro panchine e due altalene - c'erano le signore di mezza età col cane, i bambini (quelli che non hanno la casa al mare) che giocavano e i vecchi seduti a parlare di politica e di guerra in Iraq. Mi sono spostato, sono andato al Castello Sforzesco. La scena era poco diversa. Forse solo qualche giovane in più, con i palloni, il campo da basket, il frisbie. In un angolo, un tavolino da pic-nic con quattro anziani davanti ad un buon vino bianco. E poi le coppie che passeggiano nei vialetti che tagliano il bosco del parco cercando di seminare le zanzare. Unica curiosità: sono molte le donne italiane che escono con uomini extracomunitari.
Il problema di Milano è che è un non-luogo: la gente viene, lavora, guadagna e se ne va. Chi abita Milano? Chi vive Milano? Sembra di stare all'aeroporto, almeno 6 giorni la settimana. Poi per fortuna ci sono le domeniche d'estate, quando i milanesi di tutte le razze e i colori si riappropriano della città.

Caro m.d. questa è la mia prima impressione di Milano. Ne seguiranno di migliori

lunedì, luglio 18, 2005

Grazie 1000 a tutti (e al nostro)

Il blog ha toccato oggi le mille visite da quando circa due mesi fa ho messo il contatore. Grazie a tutti quelli che ci sono passati e lo stanno animando con me. Un ringraziamento speciale al nostro perchè le pagine a lui dedicate sono di gran lunga le più viste. In modo assolutamente involontario, ho creato una sorta di grande fratello che il nostro gentilmente sopporta (avete presente quel film con jim carey di cui mi sfugge il titolo?).

un abbraccio a tutti

venerdì, luglio 15, 2005

Ciampi al sole

Il presidente della Repubblica Ciampi ha visitato questa mattina la sede del Sole 24 Ore, prima di andare all'assemblea annuale della Consob. Dopo aver fatto il verso a Fiorello con i suoi "mi ricordo", "mi ricordo quando negli anni '40 leggevo il Sole", "mi ricordo...", ha ricevuto dal direttore Ferruccio De Bortoli una pubblicazione con i suoi scritti sulla libertà di Stampa dal 2002. Una vena polemica la vogliamo cogliere...

p.s. C'era anche la nostra quirinalista, con uno stupendo abito... rosa tendente al fucsia.

giovedì, luglio 14, 2005

bolla immobiliare

Potenza di eBay. L'ex campione mondiale dei pesi massimi, Mike Squarcia-orecchie Tyson vuole vendere la sua villa di Sothington, in Ohio. E lo ha fatto mettendo un annuncio su eBay. La casa misura 2.325 metri quadrati, è rivestita di moquette zebrata, dieci garage, altrettante camere da letto, ha 26 ettari di giardino e una piscina al coperto. La cifra per aggiudicarsi questa casa delle "meraviglie" è 3,5 miliardi di dollari. Si tratta di un chiaro esempio di bolla immobiliare. Nel 1998, Iron Mike chiedeva "appena" 2,2 milioni.

mercoledì, luglio 13, 2005

terroristi, no attentatori

Non sono un appassionato di forma e nemmeno di discussioni filosofiche sul giornalismo che per me rimane artigianato e non arte. Però sfogliando i giornali di oggi, una cosa mi ha colpito: la Bbc ha deciso di bandire la parola "terroristi" e di sostituirla con "bombers", attentatori. L'espressione "terroristi" non è più sufficientemente imparziale in giorni come questi, dopo gli attentati di Londra, e potrebbe avere effetti negativi sul pubblico. Un cavillo insomma. Ma significativo.
Dopo le bombe, tutti abbiamo apprezzato la compostezza britannica, la voglia di ricominciare come se niente fosse. Si è parlato di abitudine, di convivenza con il terrorismo. A quasi una settimana dagli attentati, però, il muro di compostezza sembra rivelarsi fragile. Come uno shock a effetto ritardato. Uno se ne accorge parlando con la mamma e la fidanzata che ti chiedono: "Ma non sarebbe meglio andare a lavorare in macchina?". E continua nella vita di tutti i giorni quando stai a osservare un borsone vicino a un immigrato con sospetto e vergogna per i pensieri che stai facendo. Poi leggi i giornali che parlano di misure eccezionali, di leggi speciali. Leggi addirittura Bertinotti (sul Corriere di ieri) che spiega in modo vergognoso che sì, se il governo vuole prendere qualche misura precauzionale faccia pure, ma che se ne occupino loro e "non rompano le scatole".
La domanda, allora, è se davvero - dopo New York, Madrid eLondra - siamo così immuni alla paura come ci dipingiamo. O se invece siamo così terrorizzati che solo pronunciare la parola "terrorista" ci fa tremare le vene.

lunedì, luglio 11, 2005

vita da magnani/5

Serata con il nostro. Cena: vino, 1 bottiglia in due. Digestivo: grappa. Uscita al Leonkavallo: birra media (annacquata, a onor del vero). Postuscita a Cascina Monluè: mojito. Rientro a casa: il nostro attraversa la strada a braccia spalancate spinto in un gesto d'affetto per la città. Dall'altra parte: una volante dei carabinieri. "Cosa sta facendo?". il nostro si ricompone, aria professionale tipo-conferenza-stampa: "Volevo semplicemente attraversare la strada". (io piegato in due dal ridere). Pensieri: "Adesso ci chiedono i documenti e Francesco mostra il tesserino da praticante e succede un casino". Colpo di fortuna: la pattuglia sgomma via. 15 minuti dopo: il nostro russa beatamente nel letto.

venerdì, luglio 01, 2005

Che c'è la finaza? (almeno per me)

Dopo due settimane di radazione finanza al Sole 24 ore è tempo di bilanci. Che cosè innanzitutto? A me sembra un misto fra il calcio e la cronaca rosa. Come nel calcio ci sono classifiche (che si chiamano listini) da cui le squadre (dette titoli) salgono e scendono. Come nel calcio se vinci due partite sei un Dio e qui si gioca tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17. Ma se perdi è finita. Può anche essere solo un caso, una sfiga, ma arrivano i soliti commentatori sportivi (gli analisti) che hanno la risposta giusta. Fino al giorno prima ti osannavano, ma ora sono lì a dirti: "E' chiaro, non poteva che andare così". A pagare sono spesso gli allenatori, detti amministratori delegati. Il loro obiettivo è risollevare la media inglese (l'utile per azione) conquistare la fiducia dei tifosi (il mercato) e vincere il campionato.
Ma finanza è anche simile alla cronaca rosa. C'è sepre un lui (una società) che vuole crescere e per farlo cerca una lei (un'altra società) che gli dia la maturità e tanti figli. Come nei matrimoni di una volta è meglio se la lei in questione si porta una bella dote (utili, clienti, prodotti,...). E come in tutti i corteggiamenti che si rispettino, fra lui e lei c'è sempre l'altro che si mette in mezzo (il Ricucci della situazione) che vorrebbe conquistare il cuore della bella (Rcs) e portarla via con sè. I matrimoni vivono di alti e bassi. Gli ammiccamenti fra amanti sono sempre possibili. Anche i legami più saldi (i patti di sindacato) possono dissolversi nel tempo di un occhiata.
Che dite è meglio che cambio lavoro?