mercoledì, giugno 27, 2007

A cosa servono i giornali

I giornali sono utili, importanti, necessari. A tutti quelli che c'è solo la televisione, a tutti quelli che con internet la carta non serve più, a tutti quelli che i giornali scompariranno fra 2 mesi... a tutti loro voglio dire di provare ad asciugare la casa allagata dalla lavatrice con il vostro modem, o la parabola satellitare. Due mesi di quotidiani accatastatati in camera e sparsi all'occorrenza in tutta la casa come fossero carta assarbonte sono andati benissimo e stanno a dimostrare che del giornale non si butta via niente.

N.B. Consiglio pratico: la stampa e il sole hanno una grande capacità assorbente mentre il corriere dovrebbe migliorare ancora un po'. Che faccio scrivo a mieli?

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lunedì, giugno 25, 2007

Veltroni vs Bersani

"Non si può sempre lisciare il pelo a tutti. E ora che facciamo con il Pd? Visto che non può mettere i bastoni tra le ruote al governo ci mettiamo a parlare per i prossimi mesi solo di Don Milani e Martin Luther King?"

"Il Pil misura tutto, meno ciò che dà valore alla vita".

La prima è una frase attribuita a Bersani, la seconda una citazione di Bib Kennedy che piace molto a Walter Veltroni. Quali dei due spiriti può vincere le primarie? E quale givernare meglio? Quale spirito può fare breccia al Nord? E quale al centro-sud? Risposte ovvie. Per cui credo che Veltroni vincerà le primarie e perderà le elezioni.

Anche se Veltroni ha un che di don chisciottesco che lo farà comunque vada sembrare un simpatico perdente. Uno alla Al Gore che spenderà la sua esistenza in giro per il mondo a parlare di ambiente, di Africa.... E di tutte quelle cose che in un mondo di concretezza si scontreranno sempre con un Bersani, un imprenditore, un camionista che si alza alle sei del mattino e dice: "Ci mettiamo a parlare per i prossimi mesi solo di Don Milani e Martin Luther King?"

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sabato, giugno 16, 2007

La famiglia è di sinistra (e abbiamo le prove)

Con annuncio dato direttamente al tg1, Fini (attraverso un comunicato del suo avvocato) ci ha fatto sapere di "aver avviato le pratiche di separazione" dalla signora Daniela. Naturalmente è stata "una decisione presa di comune accordo" che non fa venir meno "la stima e l'affetto reciproco".
Riassumendo le situazioni familiare della Casa delle Libertà: Berlusconi è divorziato, risposato e ultimamente con Veronica non se la passa tanto bene; Casini è separato e convive con la figlia di Caltagirone; Bossi è divorziato e risposato. Fini - e ci dispiace umanamente - si sta separando. Tutta questa gente dovrebbe essere per la famiglia tradizionale.
Nel centrosinistra abbiamo Prodi sposato da una vita con la signora Flavia (prossimo sindaco di Bologna), D'Alema e Fassino idem. Bertinotti è uomo fedele così come Napolitano. Altro che family day, battaglia contro i Dico e le unioni omosessuali: la vera famiglia tradizionale è di sinistra. C'è già una tessera di rifondazione che sta aspettando Ruini mentre la conferenza episcopale italiana di Bagnasco sarà ribatezzata Soviet dei vescovi italiani lavoratori.

Avviso ai naviganti. Non crediate che mi sia dimenticato di fare un post sulle intercettazioni Unipol-Fassino-D'Alema. E' che ancora non mi è del tutto chiara la situazione. Al momento mi sembra che siamo governanti da cretini, ma non da disonesti. Gente che si mette a fare il tifo per Consorte, ma che non influenza le operazioni sul mercato (tanto è vero che Bnl è andata poi a Bnp). Comunque, ci sto ancora riflettendo.

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domenica, giugno 10, 2007

Amarcord


Genova 2001-Roma 2007. Ma quanto tempo è passato da Genova 2001? Da quando il movimento anti-globalizzazione, per altra mondializzazione o comunque lo si voglia chiamare portava in piazza decine-centinaia di migliaia di persone? Come un cappotto o un paio di scarpe non più di moda è stato letteralmente spazzato via. Guardavo le immagini in tv delle proteste contro Bush in visita in Italia questo fine settimana: poche migliaia di persone, tutti e soltanto ragazzi dei centri sociali e della sinistra antagonista. Il nulla politico, insomma. E poi pensavo alla radio tedesca del magno che gli aveva chiesto di trovare qualcuno che avesse scritto da poco un libro sui movimenti. Risposta del magno che su queste cose è ferrato: "Nessuno".


A Roma più che un No_war_No_bush_day è stato il giorno dell'amarcord. Si sono trovati sei anni dopo in una piazza per dire che la guerra è brutta e che fa male. Si sono contati ed erano quattro gatti. Qualcuno lavora in banca, qualcuno fa l'informatico o magari ha messo su famiglia. Gli altri hanno celebrato i vecchi tempi: qualche razzo, un paio di vetrine in frantumi. La signora Giuliani ha ringraziato le forze dell'ordine. E via. Amrcord.
(Il post è frutto anche di una discussione col dome sulla strada Fossano-Milano)

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domenica, giugno 03, 2007

In difesa di Visco


In difesa di Visco. E chi l'avrebbe mai detto che un giorno mi sarebbe toccato scrivere in difesa di Visco, del viceministro delle tasse. Eppure bisogna. Bisogna ricordare il perchè Vincenzino Visco provò nell'estate dello scorso anno a rimuovere i vertici della guardia di finanza di Milano. Fu la guardia di finanza - "galantuomini", come va ripetendo oggi il centrodestra - a passare ai giornali le intercettazioni con Fassino che diceva a Consorte: "Abbiamo una banca". Quelle dichiarazioni - riprovevoli sotto il profilo morale - non avevano alcuna valenza penale, come si disse allora e come risilta ad oggi tanto è vero che Fassino non è indagato. Non erano agli atti di nessun procedimento, erano soltanto una delle tante conversazioni di Consorte. A Visco deve essere sembrato che una guardia di finanza - fatta di "galantuomini - che cerca di screditare il principale segretario di partito della maggioranza magari qualche problema ce l'ha. Magari deve aver pensato che tutta questa passione del centrodestra per mettere ai vertici delle fiamme gialle il generale Speciale - che arriva dall'esercito non dalle fiamme gialle - qualche dubbio può anche lasciarlo. Magari deve essersi anche infastidito che i vertci della guardia di finanza lancino i suoi cahiers de doléance dalle colonne del giornale del leader dell'opposizione invece che nelle sedi istituzionali. Quello che ne è seguito, con il generale Speciale che non accetta il trasferimento, minaccia il ricorso al Tar e si bea dell'essere diventato il paladino dell'opposizione farebbero propendere per il fatto che, una volta tanto, Visco non aveva sbagliato di molto con i suoi "magari". E l'emergenza democratica mi sembri si ribalti. Magari.
(vignetta de "Il Giornale", ça va sans dire)

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