sabato, dicembre 31, 2005

Buon anno agli amici blogger

Vorrei augurare un buon anno a tutti quelli che mi e si tengono compagnia venendo a fare un saluto su questo blog. Ultimamente fatcio un po' a scriverci, ma per il prossimo anno mi impegno a fare meglio.

Un augurio a Gilles, il mio amico belga che anche se non scrive dei commenti so che di tanto in tanto una visita la fa.

Un augurio alle giovani menti del giornalismo prossimo venturo, ormai sempre più prossimo visto che ci avviamo alla fine. Che l'anno nuovo ci porti 31 articoli 1. Anzi 32, anche Fulvio ne avrà bisogno dopo il particantato.

Un augurio molto particolare infine lo dedico a me perchè ne ho bisogno.

martedì, dicembre 27, 2005

sì viaggiare

fossano-milano, milano-fossano. Alla ricerca di casa, di aria pura, di affetti. Con tanto di pausa in autogrill dove ormai mi conoscono (e fa un certo effetto perchè dovrò dirgli che torno a urbino altrimenti si preoccupano). Bel posto l'autogrill, suscita domande sul senso della vita e del mondo. Ad esempio, perchè sui piazzali trovo sempre qualche preservativo: la gente scopa in macchina a 150 km/h come in Viaggi di nozze di Verdone o si apparta su un piazzale pieno di gente che va e che viene per puro esibizionismo? Mah.

martedì, dicembre 20, 2005

Il salvacondotto

Bellissima la vignetta di ellekappa su Repubblica. "Alla fine Fazio si é dimesso Fazio". "Era stufo di aspettare un gesto del governo".

Però, a questo punto c'é una domanda a cui nessun giornale oggi ha dato una risposta. Come mai adesso? La situazione di Fazio non é diversa oggi da quella che era in estate. A quello che si sa, Fiornai non ha fatto altro che confermare accuse e sospetti che già erano emersi. E allora forse è giusto domandarsi quale salvacondotto sia stato offerto al governatore. Una delle ipotesi potrebbe essere una sua candidatura alle prossime elezioni per garantirgli l'immunità. Magari nelle file della nuova dc, partito dalle percentuali di voto irrisorio dato vicino all'alleanza con la cdl. Oppure nel movimento siciliano di Lombardo. Una soluzione che garantirebbe l'illibatezza di entrambi gli schieramenti (non dovendo appoggiare direttamente il candidato Fazio) e consentirebbe allo stesso Lombardo di poter incamerare un credito da esigere al momento opportuno.
Sono solo fantasie, ma qualcosa l'avrà pur chiesto Fazio per fare il passo indietro. Credere al bel gesto "con la coscienza tranquilla e per riportare la serenità nel bene superiore del paese e della banca d'Italia", forse é un po' troppo.

Accetto proposte. Va bene anche Fazio che si ritira a Tahiti con Berlusconi.

mercoledì, dicembre 14, 2005

E in lontananza d'ode come un dolce tintillar di manette

Tangentopoli, si ricomincia. Dopo, l'arresto di Fiorani adesso si cercano i nomi di chi in questi anni ha chiuso un occhio e allargato il portafogli. Il Corriere fa i primi nomi: Luigi Grillo (Forza Italia), Ivo Tarolli (Udc), Aldo Brancher (Forza Italia). E' il ritorno di tangentopoli, ma in dieci anni sembra che i rapporti di forza si siano invertiti. La politica che non guida più il malaffare. Raccoglie le briciole che lascia il potere economico-finanziario. Nell'aria c'è eccitamento: ritorna la questione morale, la rivoluzione dei giudici, la paura di un nuovo vuoto della politica, la consapevolezza degli eccessi di dieci anni fa. Un nuovo Berlusconi? Chissà. Ma intanto in lontananza s'ode un dolce tintillar di manette. Potrebbero non essere poche.

lunedì, dicembre 12, 2005

Tav Torino-Lione: non se, ma come/2

Lavori sospesi, ma Gianfranco Fini è netto "l'opera é irrnunciabile e essenziale". Il Governo é riuscito nel suo obiettivo: dividere il movimento No Tav. Da una parte i centri sociali e il no all'alta velocità duro, puro, assoluto. Dall'altra i sindaci che hanno accettato di sedersi a un tavolo e discutere. Provo a fare una previsione: tutto fermo fin dopo le olimpiadi di Torino per non accendere la miccia. Poi arriveranno gli esiti delle valutazioni di impatto ambientale e tutti gli studi supplementari che sono stati decisi. Proporranno alcune modifiche, roba che si può sbrigare in poche settimane. I comuni della Val Susa riceveranno una valanga di soldi. E poco a poco si consoleranno. Giusto o sbagliato, caro dome, non lo so.

Globalizzazione

La globalizzazione é il tuo coinquilino danese che ti accoglie in casa cucinando per te. Tortellini con panna e prosciutto crudo.

giovedì, dicembre 08, 2005

Il salario

"L'11 aprile c'era stata la prima assemblea politica di 1.500 operai delle presse sud di Mirafiori. Che è stata la prima occasione che gli operai Fiat hanno preso per lottare contro il piano dei padroni. Che è fare la disoccupazione e prendere per fame la gente del sud. Fare un'enorme massa di riserva di giovani e obbligarli a partire come il servizio militare per il lavoro nelle fabbriche del nord. Il lavoro diventa quasi un premio un regalo che i padroni ci fanno. A farci venire a dormire nelle stazioni o a mucchi in una stanza con affitti da rapina".

Nanni Balestrini, Vogliamo tutto, 1971.

Dedicato al Nostro che mi ha regalato questo libro. E a tanti di coloro che leggono questo blog e si sentono, nonostante lauree, master, ... operai, del sud, a Mirafiori.

giovedì, dicembre 01, 2005

Avanti con la pace in Palestina

Il partito sembra nato con un solo punto nel programma: la pace. Un mese fa Ariel Sharon è uscito dal Likud per formare un nuovo soggetto politico, il Kadima, che in ebraico significa "Avanti". Troppi gli ostacoli che la destra israeliana frapponeva alla risoluzione del conflitto con i palestinesi. E allora meglio tentare la strada da solo. I sondaggi sembrano dargli ragione. Lo accreditano di 34 seggi, e la sua è una continua crescita. Il Likud arrancherebbe con dieci seggi e anche la sinistra israeliana andrebbe poco oltre i venti seggi. Insomma c'è voglia di pace in Israele. Il fatto che anche lo storico leader dei labouristi e premio nobel per la pace, Shimon Peres, abbia scelto di aderire al nuovo soggetto sembra essere un segno (anche se un certo peso lo deve avere avuto anche la bocciatura ricevuta come leader della sinistra dove gli è stato preferito Amir Péretz).
Ma che pace vuole costruire Sharon? Il programma del Kadima ricalca la linea tenuta negli ultimi anni da Israele. Pur riaffermando i diritti storici di Israele sulla totalità di Israele, è prevista la creazione di uno stato palestinese. La linea guida è quella tracciata dalla "road-map". Si parla di Gerusalemme, che deve rimanere sotto Israele. Anche la parte orientale dove i palestinesi vorrebbero costruire la futura capitale del loro nuovo stato. Poi ci sono le zone grigie: quanta parte della Cisgiordania Israele vorrà cedere all'Autorità Palestinese? E Gaza?
L'ex generale Sharon, anche se vorrebbe consegnare le armi, continua ad avere il piglio del militare. La pace non la discute, la impone. E questo potrebbe far naufragare ancora una volta la risoluzione del conflitto israelo-palestinese. D'altra parte, forse mai come oggi, si ha l'impressione che la voglia di pace stia prevalendo.

Foto: www.ubq.it