Il terrorismo islamico può davvero colpire l'Italia con un ordigno nucleare? Lunedì "La Stampa" ha pubblicato un articolo di Guido Ruotolo, in cui citando un non meglio identificato rapporto dei servizi segreti in cui si diceva che la nostra intelligence lavora su tre distinte ipotesi: ordigno nuclerae, attacco col gas, bombe tradizionali sul modello inglese. Tutti ha smentito tranne l'ex giudice istruttore Ferdinando Imposimato, esperto di terrorismo di matrice fondamentalista: "il rischio di un attentato nucleare in Italia esiste. E si fa più forte quanto più ci si avvicina alla scadenza elettorale".
Nessuno sa se sia vero o meno, però, un dubbio: "Allarme o allarmismi". Conoscendo Ruotolo spero nella prima ipotesi - allarme - ma mi metto anche nei panni di tutti quelli che si sono letti l'articolo e hanno pensato: "Ma chi me lo fa fare di stare a Milano?".