domenica, giugno 10, 2007

Amarcord


Genova 2001-Roma 2007. Ma quanto tempo è passato da Genova 2001? Da quando il movimento anti-globalizzazione, per altra mondializzazione o comunque lo si voglia chiamare portava in piazza decine-centinaia di migliaia di persone? Come un cappotto o un paio di scarpe non più di moda è stato letteralmente spazzato via. Guardavo le immagini in tv delle proteste contro Bush in visita in Italia questo fine settimana: poche migliaia di persone, tutti e soltanto ragazzi dei centri sociali e della sinistra antagonista. Il nulla politico, insomma. E poi pensavo alla radio tedesca del magno che gli aveva chiesto di trovare qualcuno che avesse scritto da poco un libro sui movimenti. Risposta del magno che su queste cose è ferrato: "Nessuno".


A Roma più che un No_war_No_bush_day è stato il giorno dell'amarcord. Si sono trovati sei anni dopo in una piazza per dire che la guerra è brutta e che fa male. Si sono contati ed erano quattro gatti. Qualcuno lavora in banca, qualcuno fa l'informatico o magari ha messo su famiglia. Gli altri hanno celebrato i vecchi tempi: qualche razzo, un paio di vetrine in frantumi. La signora Giuliani ha ringraziato le forze dell'ordine. E via. Amrcord.
(Il post è frutto anche di una discussione col dome sulla strada Fossano-Milano)

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4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

L'Unione ha gestito, finora, le situazioni difficili meglio del centrodestra. E' questa la "lezione" che giunge dopo la manifestazione e i cortei di sabato. Primo, perché ha mantenuto le promesse e, a dicembre 2006, ha votato il ritiro delle truppe dall'Iraq (portando fuori l'Italia da quella "sporca" guerra). Secondo, perché l'Unione non cerca lo scontro, come "modus operandi" lavora per evitarlo (è già successo per la finanziaria 2007, che ha riassestato i conti pubblici, il rinnovo dei contratti del pubblico impiego e ora la distribuzione del "tesoretto" e la riforma contro il precariato. E così via, ndr).

"Ho detto ai poliziotti: non reagite", ha spiegato il prefetto di Roma Achille Serra su come è stato evitato il peggio. "I facinorosi cercavano la nostra reazione". Andiamoci a rivedere le dichiarazioni di Claudio Scajola, ex ministro dell'Interno, a Genova nel 2001 per metterle a confronto...

Dom.

12:16 PM  
Blogger guido maurino said...

non si può darti torto quando dici che l'Unione non cerca lo scontro. Soltanto che a forza di dialogare, mediare, appianare le divergenze, trovare il giusto compromesso non si capisce più cosa pensi questo centrosinistra. E questo - bada bene - non vuol dire che debbano vincere le posizioni massimaliste. soltanto si dovrebbe capire la direzione. La finanziaria è stato nonostante tutto un punto a favore del governo (magari anche due). Idem le liberalizzazioni di Bersani. La legge sull'immigrazione può esserlo. Su altre cose (dico, legge elettorale, conflitto d'interessi, politiche del lavoro e della famiglia) a forza di fare compromessi non si capisce più su cosa si stava mediando

12:07 AM  
Anonymous Anonimo said...

A Genova c'ero. Qui non sarei andato: perché quella manifestazione era costruttiva, c'era la voglia di creare più che di distruggere...in tv si sono visti poliziotti e black block, ma in strada c'erano vecchiette, mamme e punk per un mondo diverso. Migliore? Per Bush, no: solo una protesta, scontata, abusata. Però non sono d'accordo su un punto: non è la stessa gente, non è il declino di un movimento...è che siamo troppo impegnati a guardare altrove...o dentro di noi.
ldi

8:20 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ecco, la penso anch'io come voi... E però bisogna anche ammettere che il clima all'interno del quale il Governo Prodi sta lavorando è dei peggiori, con processi e scandali montati ad arte per fare sparigliare (e dar fastidio apposta). È la stampa? No, è la strategia della tensione che ritorna: gettare fango e veleni, torna insomma l'Italia peggiore.

In questo momento, Gum, bisogna sapersi accontentare dei risultati che si ottengono. È la politica dei piccoli passi (l'unica praticabile da chiunque).

dom.

4:34 PM  

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