sabato, maggio 12, 2007

La dittatura della piazza al family day

Al family day erano centinaia di migliaia alla manifestazione per la laicità quattro gatti. Ergo via i dico. E' questo il modo in cui ci siamo abituati a ragionare. Sbagliando. Perchè il family day non era una manifestazione "per", per difendere un diritto, per reclamare attenzione su un problema di una fetta della società. Ma era un raro esempio di manifestazione contro, contro i dico, contro gli omosessuali contro nuovi modelli di famiglia. Nel profondo rispetto della religione, del Papa, ecc... il family day è un non senso. Si può manifestare per non consentire a un altro di non avere diritti? In modo discutibile, ma legittimo posso pensare che l'unica famiglia possibile sia quella fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna che arrivano vergini al matrimonio e si obbligano a stare insieme tutta la vita perchè uniti da un vincolo sacro. Ma se c'è chi non la pensa come me, posso costringerlo? Posso cancellare i diritti della sua unione solo perchè la mia religione la pensa diversamente? Da domani ricomincia ancora più forte la battaglia per la laicità dello stato. Che dopo tanti anni vuole soltando dire, la battaglia perchè anche un non-cattolico possa sopravvivere nei tempi moderni.

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2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

C'è di più. Ad essere minacciato è l'istituto (non l'istituzione, ndr) del matrimonio con i Dico. E questo a nessuno sfugge.

Anche perché il mezzo milione e passa di persone in piazza - come anche tu hai osservato - è stato mobilitato il larga parte dal giro delle parrocchie.

dom.

5:09 PM  
Blogger suburbia said...

Penso che come per le ipocrisie del post che hai fatto sulla famiglia (quello su Fini e la moglie che divorziano, lei peraltro era gia divorziata) sarebbe curioso separare i Dico per etero e per gay e forse salterebbero fuori delle sorprese.
Molto bello il tuo blog, buona giornata

1:37 PM  

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