lunedì, ottobre 08, 2007

De Grillitudine

La finanziaria ai tempi di Grillo, la riforma sul welfare ai tempi di Grillo, il partito democratico ai tempi di Grillo. Riaprire questo blog che prova a parlare di politica dopo un mese di vacanza (dal blog, non dal lavoro) e non parlare di Grillo sarebbe impossibile perchè più del pd, del partito unico del centrodestra e della cosa rossa è stato lui "la politica" delle ultime settimane.

La finanziaria. Certo c'è la casa, la riduzione fiscale alle imprese, ma soprattutto c'è il taglio dei costi della politica. Il provvedimento - l'ha ammesso Prodi - è stato in quelche modo guidato dalla forte pressione messa da Grillo sui partiti, una pressione più forte anche del libro "La Casta" di Stella e Rizzo.

Il welfare. Stiamo tanto a discutere di pensioni e di scalini, ma la vera debolezza della riforma del welfare è sul lavoro precario dove il governo Prodi è stato ben al di sotto di quanto promesso in campagna elettorale. Grillo, da parte sua, era stato uno dei primi a denunciare lo scandalo del precariato nella sezione "schiavi moderni".

Il partito demcratico. Il prossimo fine settimane si vota. Il trio BiVeLe (bindi, veltroni, letta) rischia di subire una bella batosta . Andrà a votare poca gente, sicuramente meno di quella che scelse Prodi. Se poi Veltroni andasse sotto il 70% il Pd subirebbe uno smacco forse definitivo. Grillo gongola, prepara le liste civiche (un altro partito, in buona sostanza) e pesca gli scontenti dell'Unione.

Altro che Veltroni-Berlusconi. Alle prossime elezioni sogno lo scontro Grillo-Buzzanca. Come vuole un Paese intelligente. Intelligente come il ragazzino che l'ltro giorno in metropolitana sfoggiava una felpa con la scritta "boia chi molla".