lunedì, luglio 02, 2007

Tfr e la lezione Parmalat

Scrivono i giornali che il 30% degli italiani ha deciso di mettere il tfr nei fondi pensione. Un altro 10% ci entrerà per la peggior regola che possa esistere in democrazia: il silenzio assenso. Per il governo che puntava al 40% i conti dovrebbero tornare.

Se penso che il 60% però ha detto di no mi rendo conto del grado di fiducia che il Paese ha verso il sistema finanziario italiano. Direi riassumibile in quello slogan orrendo degli anni Ottanta: "Se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide". D'altra parte gli ultimi anni hanno dimostrato che non ci si può fidare. Cirio, Parmalat, Bpi, ... fino a Italease dimostrano che non c'è nulla di più facile che appropriarsi dei guadagni e scaricare le perdite sulla clientela. Ed è normale che nessuno voglia affidare a certa gente il proprio futuro.

Il 30% di adesioni è comunque un risultato sopra le mie personali attese. E credo che sia in gran parte frutto della fiducia che i lavoratori hanno ancora nei sindacati. Speriamo l'abbiano riposta bene perchè qui c'è una partita da 10 miliardi di euro l'anno da cui dipende il futuro di 4 milioni di persone. Io, onestamente, sono diventato troppo cinico: il tfr l'ho tenuto in azienda.

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