giovedì, gennaio 26, 2006

La rivincita del falegname


Parliamoci chiaro, abbiamo perso. Sconfitti dalla storia. Una generazione che ha fatto scuola, nel senso che ci è rimasta fino a trent'anni. Perchè l'istruzione... Perchè la formazione continua... perchè con la laurea...

E invece, alla fine le figure più ricercate da chi un lavoro lo offre sono: operai specializzati, falegami, assistenti per gli anziani (l'unica figura davvero innovativa). In un Paese come il nostro dove una laurea non la si nega più a nessuno sembra sconfortante. Si dice che è merito e colpa di un Italia fatta di piccole imprese a conduzione familiare. Siamo una nazione quasi arretrata, mentre gli Stati Uniti...

Il segretario al lavoro americano, Elaine Chao, dice che nei prossimi 10 anni gli Usa avranno bisogno di: 1,2 milioni di infermieri, 486mila ragionieri, 431mila assistenti domiciliari, 405mila falegnami, 213mila idraulici e 207mila idraulici. Per il futuro una speranza non la si nega a nessuno: "Nel futuro ci vogliono lavoratori professionalmente preparati perchè i settori a maggior sviluppodi posti di lavoro saranno le nanotecnologie, le biotecnologie, l'energia, i trasporti, le costruzioni e la sanità". Intanto un consiglio certo: i cantieri nautici dell'adriatico cercano disperatamente falegnami. Da un'approfondita indagine, invece, non risulta servano fisici nucleari, filosofi, scienziati della comunicazione e nemmeno blogger.

7 Comments:

Blogger guido maurino said...

non è che avessi dubbi, ma magari potrebbero iniziare a dirlo: ragazzi studiare è una vostra scelta, giusta e assolutamente condivisibile. Ma preparetevi un'alternativa.

4:15 PM  
Anonymous Anonimo said...

Mi verrebbe da lasciarmi a una conclusione pessimistica: avevi dei dubbi a riguardo? Eh, già: i genitori rompono, la fidanzata scoccia, il datore di lavoro non c'è più - neppure possiamo dire sia insoddisfatto e l'economia pare "ricettiva" verso altre figure "professionali".

Quanta gente che pretende...

(FACILE PRETENDERE; TROPPO?)


D.

4:15 PM  
Anonymous Anonimo said...

Troppo facile, anche questo. Il percorso, in fondo, non è un giro di Italia a tappe, dove tutto è pianificato.

;-)


D.



P.S. E poi, mica lo sapevano: potevano avere la lampada magica?

5:02 PM  
Anonymous Anonimo said...

è veramente frustrante...io dopo la laurea in giurisprudenza ho intrapreso la pratica legale,una cosa totalizzante che ti inibisce qualsiasi altra esperienza, con ore di fila al tribunale civile di Roma che sfiancherebbero anche un toro e in attesa di un esame,quello di stato dove passa cque il 30 per cento...è dura,durissima,ma tocca stringere i denti..un saluto da Alessio

7:19 PM  
Anonymous Anonimo said...

ai tempi del liceo ricordo gli anatemi contro chi era minimamente intenzionato a iscriversi alla scuola per infermieri per il numero troppo alto di infermieri(cristina, ad esempio) con le domande "e poi che fai che sono già così tanti"... ecc...
e poi soltanto cinque anni dopo, dopo l'università di qualsivoglia tipo, scopri che mancano infermieri e che cristina - che intanto ha seguito la strada che riteneva opportuna non ascoltando coloro che la dirottavano verso altri lidi - lavora 12 ore al giorno...

mancanza di previsione in uno scenario che cambia troppo in fretta...

1:11 AM  
Blogger guido maurino said...

è vero è impossibile (o quanto meno molto difficile) fare previsioni, ma quello che più mi fa riflettere è un fatto: viviamo in un paese che è stato ricco e che ha permesso ai suoi giovani di avere una formazione, ma poi non è riuscito a crere lavoro per sfruttare questa massa di cervelli che per arrivare valla fine del mese deve andare a lavorare da mc donald. Siamo un paese in via di inviluppo.

1:03 PM  
Anonymous Anonimo said...

Rileggo questo post a distanza di settimane. E la penso diversamente, adesso: Gum, non abbiamo perso. Abbiamo vinto, invece, e il difficile è continuare a farsi venire la voglia di continuare a vincere. Sarebbe bello potersi lasciare andare alla sconfitta, ma non è il nostro dovere.

Questo penso ora. Magari tra due settimane avrò cambiato di nuovo idea, chi lo sa.


D.

6:39 PM  

Posta un commento

<< Home