venerdì, agosto 05, 2005

La tana dei topi

Entrano ed escono come topi in un buco di quattro metri per due. Per terra, un pavimento sporco coperto di mozziconi di sigarette perchè lì la Legge Sirchia non osa avventurarsi. Sulla parete destra due, forse tre poltrone in pelle anni cinquanta, una cabina del telefono, la numero 6, ormai diventata una palestra per ragnatele e insetti vari. Davanti, un computer, unico collegamento con il mondo esterno. Sulla sinistra un tavolaccio con i giornali, un enorme portacenere per chi non avesse resistito alla tentrazione di spegnerla per terra, un televisore e vecchi armadi su cui prendono la polvere vecchie macchine da scrivere. Un uomo, di un'altra generazione, ne ha presa una e ha scritto non so cosa. Gli altri non l'hanno nemmno degnato di uno sguardo e hanno continuato a leggere i loro giornali. Benvenuti al tribunale di Milano. Sala stampa.

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Cento microfoni messi sopra tavoli di legno antico che a semicerchio formano il Parlamentino del ministero delle Attività produttive.
Entra Scajola. Ducecento biro di buona marca in regalo, due o tre per ognuno. Dice due cose, danno una cartella a ciascuno con dentro troppe pagine per farci un articolo, e poi via. Tutti a pranzo.
(E questa volta no, ma spesso) Tutto pagato a un buffet con pasticcini, paste fredde e tramezzini, "conditi" con vini rossi e bianchi, succhi d'arancia, d'ananas e di pompelmo.
Mancano gli Habana. Una scortesia che mi fa riflettere, mentre imbocco la scalinata che mi porta all'uscita del castello... del ministero!


dome

7:52 PM  
Anonymous Anonimo said...

Da come lo descrivi sembra il vecchio ingresso del mitico Liceo Ancina di Fossano: ricordi? Quando ancora era in comune con le Medie..le scale sconnesse, la porta cigolante, qualche volto inquietante per le scale...di mozziconi per fortuna nemmeno l'ombra, visto che sparivano subito onde evitare le rampogne pesanti della grande, mitica Preside...e non c'era ancora la legge Sirchia per (s)fortuna (lo dice uno che non ha mai acceso neppure per sbaglio una sigaretta, ma che detesta profondamente le leggi che trasformano in sceriffi dei poveri cristi, siano essi baristi, ristoratori o professori)... all'Ancina non c'era un ufficio stampa, al contrario di tante s(q)uolette che vanno a caccia di clienti (pardon..di "utenti") menando ciance varie e incontrollate...per questo quando entravo all'Ancina mi sembrava di entrare veramente in una SCUOLA e non in una delle tante tane dei topi...

12:10 AM  
Blogger guido maurino said...

da roma a fossano passando per milano. Il tribuanle di Milano insieme all'Ancina: due miti. E ora che ci penso sono lugubri uguali. Ma quanta vita ci scorre dentro.
Ma chi è che ha scritto il post sull'Ancina? Roby no perchè ha fumato, Fede nemmeno per lo stesso motivo, e neanche Steu che qulche sigaretta se la faceva. Restano nicolasito pertusato e olla. Punto su nicolasito. se torna sul glog mi faccia sapere
gum

2:54 PM  
Anonymous Anonimo said...

Mi spiace caro Guido...hai toppato..sono nuovo di qui...sono cascato da queste parti mentre tentavo di dare un senso alle mie serate estive, rivivendo il mio personale amarcord relativamente al mitico Liceo Ancina di Fossano, che porto sempre nel mio cuore (forse un po' famigerato..ma via! nemmeno poi tanto:-)))..complimenti per il blog! A presto!

11:03 PM  
Blogger guido maurino said...

va bene però dimmi chi sei?

11:30 PM  
Anonymous Anonimo said...

leggere l'intero blog, pretty good

6:45 AM  

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